Private Collection
Livorno, 2 gennaio 1943 - Como, 4 settembre 2004
3x splendidi quadri tutti firmati, certificati
50 x 70
olio sul tela
Salvatore Fiume (Comiso , 1915 - Milano, 1997 )
Le opere della maturità di Salvatore Fiume sono fortemente influenzate dall’arte di Gauguin e dalle atmosfere esotiche: tonalità calde, forti contrasti cromatici, forme semplici, temi fantastici e ambientazioni quasi metafisiche. Le protagoniste di questo periodo creativo sono formose e sensuali donne mediterranee e orientali.
Salvatore Fiume nasce a Comiso, in provincia di Ragusa, nel 1915. Frequenta l’Istituto d’Atre di Urbino, dove studia perlopiù le tecniche incisorie, prima di trasferirsi a Milano nel 1936. Anche se fin da giovanissimo sente che la sua vocazione più grande è la pittura, ottiene i primi successi come scrittore, con il romanzo intitolato “Vita gioconda”, steso durante la Seconda Guerra Mondiale e pubblicato nel 1943. Tre anni dopo hanno luogo a Milano le sue prime esposizioni personali, dove si presenta con lo pseudonimo di un pittore spagnolo inesistente. Ma nel 1952 presenta con il suo nome reale una nuova mostra, dove stavolta viene fuori con una personalità artistica più definita e ricercata, esponendo lavori che hanno uno stile più rappresentativo. Pur trattandosi di una pittura di impianto tradizionale, che ancora presenta soluzioni compositive provenienti dai maestri delle Avanguardie, risulta comunque singolare per l’esplicito sguardo visionario di ispirazione surrealista.
Nel 1950 Fiume è presente alla Biennale di Venezia con il Trittico Isole di statue, tema pittorico su cui tornerà più spesso negli anni successivi, applicando il rigore formale del Rinascimento italiano e di quel classicismo mistico tipico della Metafisica di De Chirico. Questa predisposizione per i volumi rappresentati in forme monumentali trova massima espressione e compiutezza nell’attività di scenografo: per alcuni anni è impegnato con il Teatro alla Scala di Milano, con il Covent Garden di Londra, l’Opera di Roma e il Teatro Massimo di Palermo. Nel 1960, in continuità con questo lavoro di scenografo, espone a Milano Palcoscenico, composizione di grandi dimensioni sul tema del teatro lirico. Mentre nel 1967 gli viene commissionata la decorazione a mosaico dell’abside della nuova basilica di Nazareth, cui fanno seguito altre opere sempre di vasto impianto, come affreschi e pitture murali. Il talento e la versatilità di Salvatore Fiume si esprimono anche come illustratore per diverse opere letterarie, scrittore, poeta e drammaturgo, tanto da ricevere nel 1988 la laurea ad honorem in Lettere Moderne presso l’università di Palermo. Una poliedricità che applica soprattutto quando si dedica alla scultura dal 1994, utilizzando i materiali più diversi, dalla resina al vimine, dalla ceramica al bronzo, fino al più tradizionale marmo. Ne sono un esempio la statua in bronzo per il Parlamento Europeo di Strasburgo, i gruppi in pietra degli ospedali San Raffaele di Milano e di Roma. Nel 1995 il Centro Allende a La Spezia gli dedica una mostra di sculture all’aperto. Muore due anni dopo a Canzo, in provincia di Como.
Emilio Rissone 1933-2017
Pittore svizzero - (Lugano, Viganello)
Dipinto e collage 45x60
Biografia Emilio Rissone:
L'artista e grafico, dopo la scuola dell'obbligo in Ticino, ha proseguito la sua formazione a Lucerna e in Gran Bretagna.
Una volta rientrato a sud delle Alpi si è impegnato per la creazione del Centro scolastico industrie artistiche di Lugano (CSIA), di cui è cofondatore e dove ha insegnato per quasi 40 anni.
In campo artistico ha spaziato dalla pittura al mosaico, passando anche per la creazione di vetrate, ed ha illustrato numerose pubblicazioni storiche e artistiche, oltre ad aver creato il simbolo dei campionati mondiali di ciclismo a Lugano.
Jwan Meister 1928-
Pittore svizzero - (Olten, Solduno-Locarno)
Dipinto 80x60
Felice Filippini 1917-1988
Pittore svizzero - (Ticino)
Dipinto in inchiostro di china 39x48
FELICE FILIPPINI (Biografia stampata nel 1975)
Nato ad Arbedo (Canton Ticino) ha più di cinquant'anni, di cui trenta di pittura, letteratura, musica e radio-TV.
Ha viaggiato in Europa Africa e America, ha scritto romanzi e saggi, ha composto opere radiotelevisive trasmesse in diversi paesi e lingue. Ha l'atelier a Muzzano, sopra un
laghetto e una vista tra i boschi sul lago di Lugano. È nella pittura che la sua personalità appare più completa.
La sua prima mostra personale è stata aperta a Lugano nel 1945 (quando maturava con la sua giovinezza i germi ribelli di "Corrente" scrive Guido Perocco).
Da allora ha esposto in tutte le città svizzere, in molte italiane, a Parigi, a Praga; in gruppo con altri opere sue sono approdate in molte città di tutto il mondo.
Figura in musei e raccolte di Svizzera, Italia, Francia, Germania, Inghilterra, America e Canadà. Attraverso Gallerie, immagini sue hanno raggiunto i luoghi più strani, come la Finlandia o la Nuova Zelanda.
È titolare di molti premi, quali quello di Lugano, Federale, Paraggi, Gottfried Keller, Schiller, delle Isole di Brissago, Veillon, delle Tipografie generali di Zurigo, della Biennale internazionale del Bianco e Nero di Lugano; più recentemente, ha ottenuto il Premio Torino, il Piemonte, il "Maestri comacini" di Campione d'Italia; né sarà inutile indicare che ha ricevuto nel 1948 il premio della Biennale di Venezia per la critica internazionale.
Sono di ieri il Premio per la scultura svizzera alla "XIX Biennale internazionale d'arte contemporanea - Premio del Fiorino" di Firenze, e il primo premio assoluto "Lorenzo Spallino" a Como.
Ha eseguito affreschi, arazzi e graffiti nel suo Paese. Ha praticato tutte le tecniche d'espressione figurativa, dalla parete monumentale all'incisione: ma la sua
vocazione più decisa è per il bianco e nero «c'est un dessinateur» ha detto di lui a Parigi il grande Foujita.
Lo scrittore Filippini è tradotto in diverse lingue e viene considerato tra i più rappresentativi della Svizzera. Amico e traduttore di Max Frisch e di
Friedrich Dürrenmatt, Filippini, fortemente toccato dalla presenza umana di Giacometti, ha pubblicato per le edizioni Marino di Locarno «Fare il ritratto di Alberto Giacometti», nel quale "con lucida furia scriveva il ritratto e dipingeva le stupende, grondanti o essicate, immagini di Giacometti" (Giancarlo Vigorelli). È un libro che si può far rientrare tra altre sue "monografie": "Felice Filippini opere giovanili" per esempio, del 1968, o "L'opera grafica di F.F.", o i "Disegni" di pochi mesi fa, ma soprattutto quel "Felice Filippini" di Pierre Courthion, pubblicato dalla ILTE di Torino, che è una completa robusta ma anche poetica "volata" su tutta la sua opera.
I libri di Filippini sono stati pubblicati da Mondadori Vallecchi e Sciascia. Mentre è uscita la terza edizione del suo primo libro "Signore dei poveri morti" che precede di parecchi anni il neorealismo e che fa del 1943 un anno essenziale per le lettere svizzero-italiane e forse anche di più Filippini ha portato a termine il romanzo della
maturità: "Y ".
Siegfried Kresser 1938 - 1991
Nato a Bregenz, vissuto in Ticino
Aleardo Vida 1932 - 2022
Pittore a Cuasso al Monte (IT)
Pittore locale pocco conosciuto.
Ha pitturato bellissime chiese di diversi luoghi in Europa.
Originato del Emilia Romagna è venuto in Svizzera per il lavoro.
Lavorava a Lugano per la restaurazione delle Chiese.
Quadri curatissimi con bellissime cornice.
Tristano Molinari 1927 - 1993
Pittore nato a Lugano, nel Canton Ticino, Svizzera
Luigi Varisco 1921 - 2018
Pittore nato a Caslano, nel Canton Ticino, Svizzera
Horizon - Monte Caslano visto dal golfo di Caslano – 47 x 67, Olio su pavatex
Luigi Varisco, 25 dic 1921 - 26 nov 2018
Pittore di Caslano - Malcantone
Varisco ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive, tenutesi sia nel nostro Paese sia all'estero (Roma, Venezia, Stoccolma, Parigi) con ambiti riconoscimenti fra cui, per citarne uno ottenuto nel Malcantone, il primo premio ex-aequo "Chiesa di Breno" nel 1977.
La critica è per lo più sempre stata benevola con lui. Pietro Salati ha scritto che "la pittura di Varisco rivela una sicura visione artistica", mentre il poeta Ottorino Villatora ha detto di lui, citando un suo soggetto, che "infatti, nell'esecuzione usa una pennellata lunga e respirata, un tonalismo leggermente vibrato e filato".
Il Nostro aveva iniziato con tele naturalistiche e oserei dire "naïf”, per poi spostarsi sull'impressionismo elaborato personale.
Varisco ha fatto parte della Società delle Belle Arti e del gruppo artistico PTT: a Parigi (vedi citazione precedente) ha ottenuto per la Svizzera la medaglia di bronzo nelle Arti figurative
Varisco ha sempre cercato, e lo fa tuttora, di approfondire le sue "scritture" evidenziando i propri flussi creativi attraverso i suoi mezzi di essere, dispensando così visioni concrete eppure apparentemente fantastiche. Questa sua introspezione continua lo ha portato ad un evoluzionismo raffi nato con una pittura dai brani di intensa spiritualità artistica. La esteriore staticità pittorica della singola tela si riflette in una volontà dinamica del virtuoso, che in lui denota talvolta uno struggente bisogno dell'inconsueto.
Torniamo a Ottorino Villatora il quale suggerisce di Varisco "la sua dimensione particolare
affettiva - marcata biologicamente" formante l'architettura del suo quadro estetico, sotterraneamente vissuto" sostanziato dalla "sua impronta unicamente personale con una
fusionale e completa tecnica di resa"
La vasta produzione artistica di questo pittore dilettante ma nel contempo vicinissimo alla professionalità verace, lo accomuna ai grandi valori dei quali sono portatori innumerevoli artisti ticinesi del nostro tempo.
Motivo di più per presentargli i nostri più sentiti auguri ed un aulico invito a continuare a
produrre.
Emilio Trentin
Girelli G.
Pittore Italiano
Venezia, Canal Grande sotto la neve
Giuseppe Casali
Pittore-scultore Italiano
La ballerina 40x60 olio su tela
Posetti
50x70 olio su tela