Libertà in Fiore – Interpretazioni contemporanee del Papavero di Alexandra von Burg
La Galerie-Caslano è lieta di annunciare una nuova collaborazione con l’artista ticinese Alexandra von Burg.
In un’esposizione esclusiva, presenta le sue affascinanti interpretazioni contemporanee del Papavero, simbolo di bellezza eterna e fiore della libertà.
Con pennellate appassionate e una tavolozza unica, Alexandra von Burg dona nuova vita al delicato ma potente fiore del Papavero. Ogni opera racconta una storia di libertà, caducità ed elegante selvatichezza della natura. La mostra invita a immergersi in un mondo dove realtà e astrazione si fondono armoniosamente – un omaggio alla poesia dell’attimo.
Il Papavero come simbolo di libertà
Il Papavero non è solo un fiore: è un segno di ambivalenza, un ribelle silenzioso tra fragilità e forza. Con i suoi petali delicati che danzano nel vento, ci ricorda la fugacità del momento, eppure incarna anche un’indomabile vitalità.
In molte culture, il Papavero rappresenta la libertà, perché fiorisce dove altri fiori non attecchiscono – su terreni incolti, ai margini dei sentieri, sfidando ogni resistenza. Il suo rosso vivido è un grido della natura, un promemoria del fatto che la vera bellezza è spesso selvaggia.
Ma il Papavero porta con sé anche malinconia. Come la libertà stessa, è effimero – un fiore che si schiude al sole del mattino e già al tramonto appassisce. In questa dualità risiede la sua magia: ci insegna ad apprezzare la preziosità dell’attimo ed ad avere la forza di rifiorire, sempre!
Alexandra von Burg cattura questa filosofia nelle sue opere, regalandoci una meditazione visiva sull’essenza della libertà. La sua arte ci invita a immergerci nella profondità del simbolo – e forse a ritrovare noi stessi nell’anima delicata ma indomabile del Papavero.
Venite a scoprire la poesia del papavero in un’interpretazione magistrale.
La Galerie Caslano vi aspetta con piacere.
Libertà in Fiore – Zeitgenössische Interpretationen der Mohnblume von Alexandra von Burg
Die Galerie Caslano freut sich, eine neue Zusammenarbeit mit der Tessiner Künstlerin Alexandra von Burg bekannt zu geben.
In einer exklusiven Ausstellung präsentiert sie ihre faszinierenden zeitgenössischen Interpretationen der Mohnblume, Symbol für ewige Schönheit und Blume der Freiheit.
Mit leidenschaftlichen Pinselstrichen und einer einzigartigen Farbpalette schenkt Alexandra von Burg der zarten, aber kraftvollen Mohnblume neues Leben. Jedes Werk erzählt eine Geschichte von Freiheit, Vergänglichkeit und der eleganten Wildheit der Natur. Die Ausstellung lädt dazu ein, in eine Welt einzutauchen, in der Realität und Abstraktion harmonisch verschmelzen – eine Hommage an die Poesie des Augenblicks.
Die Mohnblume als Symbol der Freiheit
Die Mohnblume ist nicht nur eine Blume: Sie ist ein Zeichen der Ambivalenz, ein stiller Rebell zwischen Zerbrechlichkeit und Stärke. Mit ihren zarten Blütenblättern, die im Wind tanzen, erinnert sie uns an die Flüchtigkeit des Moments und verkörpert dennoch eine unbezähmbare Vitalität.
In vielen Kulturen steht die Mohnblume für Freiheit, denn sie blüht dort, wo andere Blumen nicht gedeihen – auf brachliegenden Böden, am Wegesrand, trotzt sie jeder Widerständigkeit. Ihr leuchtendes Rot ist ein Aufschrei der Natur, eine Erinnerung daran, dass wahre Schönheit oft wild ist.
Doch die Mohnblume trägt auch Melancholie in sich. Wie die Freiheit selbst ist sie vergänglich – eine Blume, die sich im Morgenlicht öffnet und schon bei Sonnenuntergang verwelkt. In dieser Dualität liegt ihr Zauber: Sie lehrt uns, die Kostbarkeit des Augenblicks zu schätzen und immer wieder die Kraft zum Erblühen zu finden!
Alexandra von Burg fängt diese Philosophie in ihren Werken ein und schenkt uns eine visuelle Meditation über das Wesen der Freiheit. Ihre Kunst lädt dazu ein, in die Tiefe des Symbols einzutauchen – und vielleicht uns selbst in der zarten, aber unbeugsamen Seele der Mohnblume wiederzufinden.
Entdecken Sie die Poesie der Mohnblume in einer meisterhaften Interpretation.
Die Galerie Caslano freut sich auf Ihren Besuch.
Alexandra von Burg è nata in Ticino, è un’artista autodidatta, vive nei pressi di
Lugano, è cresciuta in una famiglia di artisti. Le sue radici sono per metà in Svizzera
Interna e per metà nei Paesi Bassi.
È un’artista professionista dal 2000 ed ad oggi ha esposto le sue opere in oltre 100
mostre e fiere d’arte a livello nazionale ed internazionale.
Nel 2002 diventa membro attivo dell’Associazione Pittori e Scultori Ticinesi,
partecipando a numerose estemporanee sulle piazze ticinesi.
Dal 2014 al 2021 è Presidente dell’Associazione Pittori & Scultori Ticinesi.
Lavora con tecniche miste acriliche; tra i suoi materiali si possono trovare catrame,
paste strutturali, juta, sabbia, pietra, lava, giornali e simili.
Non fa schizzi e non ha un piano prestabilito. Si affida all’intuizione, scegliendo colori e materiali e lasciando che sia il quadro a parlare. Grazie ai suoi numerosi viaggi e alle impressioni raccolte nascono cicli di opere.
Nei suoi quadri si riflette spesso il suo fascino per i paesaggi nordici ed il mare.
Le sue opere nascono da molteplici strati, dando vita a un processo creativo: i colori
possono trasparire, si crea profondità e l’opera trasmette emozioni profonde.
Alexandra von Burg ist im Tessin geboren, ist autodidaktische Künstlerin, lebt in der
Nähe von Lugano, ist in einer Künstlerfamilie aufgewachsen und hat deshalb ihre
Wurzeln je zur Hälfte in der Deutschschweiz und Holland.
Sie ist seit 2000 eine professionelle Künstlerin und hat bis heute an über 100
Internationalen wie Nationalen Kunstausstellungen und Kunstmessen ihre Werke
gezeigt.
Arbeitet mit Acryl-Mischtechnik, ihre Hilfsmittel können Teer, Strukturpasten, Jute, Sand,
Stein, Lava, Zeitungen und ähnliches sein.
Sie macht keine Skizzen, hat keinen Plan. Sie greift intuitiv zu Farbe und Material und
lässt das Bild sprechen. Auch auf Grund ihrer Reisen und deren Impressionen entstehen
Bilderzyklen.
In ihren Bildern spiegelt sich immer wieder ihre Faszination zum Norden und dem Meer.
Ihr Bild entsteht auf Grund mehrerer Schichten und so entsteht ein kreativer Prozess.
Farben können durchschimmern, Tiefe entsteht, sie lässt das Bild zu ihr sprechen.